
a cura dell'associazione Cantieri Ravenna
Venerdì 6 novembre 15.30 -18
Presentazione di tre film documentari Tessere di didattica realizzati grazie alla Fondazione Akhmetov
Interverranno Mirella Borghi “Dirigente del U.O. Progetti e Qualificazione Pedagogica del Comune di Ravenna”, Linda Kniffitz “Curatore del Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico”, Marco Bravura, Carolina Carlone, Monica Francia, Paola Presicce, Maria Cereti e Cristina Bernabei.
Alla presenza di esponenti del mondo della scuola e della cultura ravennate, con la partecipazione del regista Gerardo Lamattina e di una rappresentanza degli studenti e delle famiglie protagoniste, venerdì 6 novembre, alle ore 15,30, presso la sala multimediale del MAR, verranno presentati ufficialmente i film-documentari “CorpoGiochi® a Scuola - Tessere di didattica”, prodotti da Cantieri e dal IX Circolo Didattico di Ravenna, con il contributo della Fondazione Akhmetov.
I tre film realizzati si rivolgono in particolar modo agli insegnanti e agli educatori seguono i bambini di due classi lungo tutto il secondo ciclo della Scuola Primaria, nell’arco temporale che va dall’a.s. 2010/11 al 2012/13 e spiegano alcune delle scelte metodologiche e delle modalità di lavoro attivate all’interno del progetto CorpoGiochi® a Scuola.
La loro presentazione ufficiale è l’occasione per parlare del ruolo importante che, all’interno del progetto, hanno l’arte del mosaico e l’ “adozione didattica” delle opere di Marco Bravura.
In diverse scuole di Ravenna, da tredici anni, si realizza, con il sostegno del Comune di Ravenna e delle scuole stesse, CorpoGiochi® a Scuola, un progetto formativo ideato dall’insegnante Carolina Carlone e dalla coreografa Monica Francia. Si tratta di un progetto olistico ed ecologico. Parte da una visione globale e integrata della persona e vede l’educazione come un processo di evoluzione e di sviluppo nel quale il bambino ha un ruolo attivo.
Vuole favorire l’integrazione sia fra i differenti aspetti della persona che fra le discipline e i vari momenti scolastici; dà vita a una comunità educante, formata da insegnanti, artisti, esperti, studenti delle superiori, famiglie; incrementa pratiche legate al fare, al lavorare per progetti, al cooperative learning e allo sviluppo della cittadinanza attiva; punta all’acquisizione di contenuti e abilità disciplinari, ma anche di competenze di vita.
All’interno del progetto si realizzano percorsi didattici e laboratori CorpoGiochi® che coinvolgono più discipline, pongono particolare attenzione alle emozioni dei bambini e al loro sviluppo armonico, cercano di far aumentare la loro ‘voglia’ di andare a scuola, realizzano forme di continuità fra diversi ordini di scuola.
CorpoGiochi® a Scuola è rivolto alle sezioni dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, alle classi della Scuola Primaria e alle classi della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Ideato come ‘filo’ di continuità che colleghi fra loro tutte le diverse tappe dell’obbligo scolastico, il progetto raggiunge una sua compiutezza all’interno di ogni differente ordine di scuola.
Partecipano attualmente al progetto sezioni/classi di 12 scuole (dell’Infanzia, Primarie e Medie) facenti parte di cinque istituti scolastici di Ravenna, per un totale di 953 alunni di 4/13 anni e 118 docenti. A questi si aggiungono studenti di alcune classi del Liceo Classico di Ravenna che prima realizzano un omento di formazione specifico e successivamente intervengono nelle classi in occasione dei laboratori CorpoGiochi® ottenendone un credito formativo.
Il titolo “CorpoGiochi® a Scuola” fa riferimento alla metodologia principale che il progetto porta nell’ambito scolastico: CorpoGiochi®, il metodo originale di educazione al movimento ideato dalla coreografa Monica Francia. Pensiamo, infatti, che fare “esperienza di vita” significhi innanzitutto lavorare con il corpo, migliorare la consapevolezza del proprio sé corporeo, radice del sé, dell’identità personale e di ogni emozione. Significa entrare ‘dentro la propria pelle’, prendere contatto con le proprie emozioni più profonde, quelle che, quando non affiorano alla consapevolezza, condizionano negativamente e limitano l’espressione della propria personalità e il proprio “stare nel mondo”.
La sfida affrontata da Carolina Carlone è stata quella di far sì che tale metodologia diventasse volano per l’intero anno scolastico, senza aggiungere contenuti o obiettivi a quanto già previsto, ma operando sul piano metodologico con scelte coerenti e coese, arrivando a costruire un progetto che si sviluppa lungo tutto l’arco dei cinque anni della Scuola Primaria.
Viene data molta importanza ai linguaggi artistici e si fonda su una relazione particolare e privilegiata con: Danza d’Autore, Poesia, Mosaico, Ceramica e Arti Visive.
Saltare, correre, muoversi, ma anche toccare e abbracciare… la vita dei bambini è spontaneamente fondata sul movimento e sul contatto. Così come, parimenti, il bambino ama lasciare una sua traccia grafica, smontare e costruire, mettere le mani ‘in pasta’ (che sia fango, terra, cacca o plastilina…), giocare con mattoncini, cubi, chiodini colorati… giochi i cui elementi si compongono e si assemblano come… le tessere di un mosaico.
Ma come fare perché le forme alte dell’espressione artistica interessino ‘veramente’ i bambini, diventino, cioè, un contenuto ‘significativo’ della loro vita?
A questa domanda Carolina Carlone ha risposto ideando una semplice metodologia chiamata “Adozione didattica di un Artista”, sperimentata grazie alla disponibilità dell' artista ravennate Marco Bravura e fondata sull’incontro – a scuola – con un Artista (affermato, contemporaneo e ravennate) e con la sua Arte, che viene presentata come un modello alto di sviluppo delle esperienze di vita e delle esperienze che il bambino fa nell’arco dei cinque anni di scuola primaria.
Attualmente, oltre allo stesso Marco Bravura, si sono messi a disposizione del progetto e sono stati ‘adottati’ anche il pittore ravennate Roberto Pagnani e l’artista ravennate Dusciana Bravura.
PER SAPERNE DI PIU’
www.carolinacarlone.it