
Il Mar Museo d'Arte della città di Ravenna e la Biblioteca Classense dal 13 al 15 dicembre ospitano il ventesimo evento internazionale di Generative Art.
Per festeggiare il ventennale gli organizzatori, Argenia Associatio & Generative Design Lab, DAStU Politecnico di Milano University, hanno dedicato questa edizione a Dante Alighieri, il padre della nostra madre lingua. “La Divina Commedia” generò direttamente e completamente la lingua italiana. la sola in tutto il mondo generata dall’opera di un poeta. Questo è un riferimento unico per gli amanti di Generative Art. Ravenna città materna accolse Dante negli ultimi cinque anni della sua vita e preserva la sua tomba ancora oggi con onore ed amore. L’omaggio è anche a Ravenna come sede dei mosaici più belli del mondo.
Generative Art Conference è nata nel 1998 al Politecnico di Milano per diffondere e discutere l’approccio generativo all’Arte, Architettura, Design, Poesia e Musica che i fondatori del Laboratorio di Generative Design del Politecnico di Milano (1992), Celestino Soddu ed Enrica Colabella, avevano sviluppato per primi sin dagli anni 80.
Il termine “Generative Art” e’ stato utilizzato per le prima volta per questo evento nel 1998 e, negli anni, e’ divenuto un termine utilizzato nel mondo per indicare un approccio alla creatività che lavora sulla ideazione e costruzione di processi generativi che, tramite l’intelligenza artificiale, sono capaci di produrre infiniti possibili risultati, tutti diversi ed irripetibili ma tutti identificabili dal codice/idea dell’artista. La riconoscibilità di ogni possibile risultato e’ paragonabile alla riconoscibilità di specie degli eventi naturali. Ogni evento è unico ed irripetibile come è unico ogni individuo biologico.
Ogni opera generativa e’ un DNA artificiale capace di generare eventi riconoscibili di una specie.
Ogni anno, dal 1998, architetti, artisti, professori, musicisti, poeti e designers si ritrovano per discutere insieme di come Generative Art possa essere di supporto alla creatività umana coniugando profondamente Arte e Scienza ed utilizzando le tecnologie digitali più avanzate.
L’approccio Generativo è nato in Italia nel 1988 con la costruzione di un DNA artificiale di città medievali italiane, progettato da Celestino Soddu con il suo software Basilica. Questo software (generative art work) genera modelli tridimensionali complessi di città medievali tutte diverse nella loro similarità, in numero pressoché infinito e visitabili virtualmente essendo modelli tridimensionali completi. Referente culturale di base del processo è il Rinascimento Italiano con l’approccio parallelo all’arte ed alla scienza, proprio di Piero della Francesca e Leonardo da Vinci.
Nell’occasione del ventesimo convegno Generative Art a Ravenna, Celestino Soddu ha progettato un codice generativo per architetture definite da una struttura spaziale a mosaico, con l’intenzione di costruire in progress un DNA di riconoscibilità evolutiva di una possibile idea e identità di Ravenna.
Il rapporto classico che esiste nel mosaico tra il dettaglio ed il tutto, dove ogni tessera e’ allusiva alla struttura della totalità dell’opera e’ stata traslata dalle due alle tre dimensioni. Ogni “tessera” spaziale e’ unica e, nella sua forma ed orientamento amplificato dalla luce, e’ fortemente allusiva alla totalità dello spazio creando quello che potrebbe essere identificato come architettura-mosaico capace di fare da specchio all’identità’ in progress, al possibile futuro di Ravenna.
Gli altri partecipanti al XX Generative Art vengono da tutto il mondo.
Tra gli altri Tatsuo Unemi, giapponese e direttore del Dipartimento dei Sistemi Informatici della Soka University, che presenta ogni anno sistemi avanzati di comunicazione interattiva costruendo un DNA artificiale di comunicazione capace di generare in tempo reale infiniti filmati tutti diversi.
Oppure Daniel Bisig, con Philippe Kocher, dell’Università di Zurigo, che presentano ogni anno possibilità avanzate di Intelligenza Artificiale. L’installazione di quest’anno e’ formata da alcuni altoparlanti che discutono tra di loro ed interagiscono con il pubblico.
La matematica creativa e’ rappresentata dalle professoresse polacche Barbara Strug ed Ewa Grabska, così come la musica generativa da Brigit Burke, Australia, Mark Zanter, USA, Artemis Moroni e Jonatas Manzolli, Brasile e James Whitehead, UK che rappresentano un approccio generativo avanzato alla composizione.
Enrica Colabella presenterà una performance sulla struttura generativa tra spazio, parola e musica come omaggio a Dante. Dalla Francia JP Courchia presenta il mondo di interazione tra Medicina e Arte e Nikolaus Bezruczko di Chicago quello tra Psicologia e approccio generativo.
Altri partecipanti vengono dagli USA, dalla Nuova Zelanda, da Hong Kong, dal Brasile, dalla Serbia, dalla Turchia, dalla Germania, dal Canada, dall’Iran, dal Belgio, dalla Finlandia, dalla Danimarca, dalla Russia, dalla Grecia e dalla Francia, ognuno con proposte avanzate di creatività generativa in tanti possibili settori.