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no border # 4/2003

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01 Novembre 2003 - 01 Febbraio 2004

no border # 4/2003

Ingresso: gratuito

Orari:
venerdì – domenica ore 10 – 13 15 – 18

Giorni di Chiusura: Lunedì,Giovedì

Sede: Ravenna, Santa Maria delle Croci, Via Guaccimanni, 5/7

Il progetto espositivo no border, promosso dal Museo d’Arte della città di Ravenna per lo spazio di Santa Maria delle Croci e specificamente dedicato alle sperimentazioni dell’arte giovane in Italia, giunge alla quarta edizione proponendo una nuova indagine sui temi, gli intenti, le contaminazioni di campo che contrassegnano la nostra realtà e il lavoro delle ultime generazioni di artisti, fra cui alcune giovani presenze del territorio.

Il tema di questa edizione, che prevede un ciclo di tre mostre, è dedicato allo spazio della città e del territorio, un argomento di grande interesse a causa delle forti modificazioni a cui sono sottoposte le concentrazioni urbane, oggi analizzate tenendo conto di uno sguardo che privilegia relazioni, attività, spostamenti, velocità, flussi migratori.

Non solo antropologi, architetti, urbanisti e sociologi hanno recentemente indagato questo campo ma anche artisti, che lavorano talvolta secondo linee progettuali del tutto simili ad azioni sociali e politiche, finalizzate a registrare i mutamenti in corso fino a sollecitare modificazioni nel tessuto urbano e relazionale.

La prima delle tre mostre (29 novembre – 21 dicembre 2003) affianca due giovani artisti ravennati, Yuri Ancarani e Emiliano Marangoni, che utilizzano rispettivamente il linguaggio del video e della fotografia per indagare i luoghi di appartenenza e le relazioni che li connotano.

Il secondo appuntamento – che inaugura il 17 gennaio 2004 sempre in Santa Maria delle Croci - presenta dieci giovani artisti che utilizzano la fotografia entro un progetto sull’identità del paesaggio urbano della città di Ravenna: Simona Basilavecchia, Caterina Biancolella, Luca Gambi, Elena Gramolelli, Giovanni Lami, Lia Pari, Patrizia Piccino, Gloria Salvatori, Loretta Zaganelli, cui si aggiunge un video di Daniele Pezzi e Davide Pennuti.

Stereotipi di visione, identificazione dei “non-luoghi”, modi di percezione della realtà urbana, relazioni fra spazi e attività, flussi di persone e merci, interazione fra arte e territorio urbano, sono i temi a partire dai quali gli artisti sono stati invitati a progettare inedite immagini fotografiche e video, così che questa mostra diventa un’occasione per riflettere sul passato, sul presente, e sui possibili futuri della città.

Nel catalogo bilingue che verrà presentato con l’ultima mostra, oltre agli interventi dei curatori e alla documentazione di artisti e opere, saranno presenti interviste sul tema allo scrittore Eraldo Baldini e all’architetto Piera Nobili.


Sabato 14 febbraio terzo e ultimo appuntamento il progetto espositivo no border, promosso dal Museo d’Arte della città di Ravenna per lo spazio di Santa Maria delle Croci e specificamente dedicato alle sperimentazioni dell’arte giovane in Italia.

Il tema di questa quarta edizione di no border,nella pluralità dei linguaggi e delle visioni degli artisti invitati, è stato lo spazio della città e il territorio, un argomento di grande interesse a causa delle forti modificazioni a cui sono sottoposte le concentrazioni urbane, oggi analizzate secondo uno sguardo complesso e interdisciplinare che tiene conto di relazioni, attività, spostamenti, velocità, flussi migratori.

Per [mu], Per [mu], laboratorio di comunicazione fondato a Imola nel 2000 da Mannes Laffi, l’intervento creativo nasce dalla collaborazione con altri settori – amministrazioni, istituzioni culturali, imprese - per realizzare eventi legati all’interazione col pubblico. [mu] lavora con le immagini e coi media: l’invenzione di un logo, un giornale-catalogo (Ad’a ,2003) di immediata leggibilità da distribuire in luoghi non frequentati dal pubblico dell’arte, così come l’intervento di affissione in spazi pubblicitari proposto a Ravenna vogliono instaurare nuove relazioni oltre agli spazi museali. Quattro maxi-manifesti affissi in via Faentina, viale Randi, Darsenae pensati come nuove icone che miscelano realtà diverse – frammenti tratti dalla storia e dall’attualità - immettono nello spazio della strada (via Faentina, viale Randi, Darsena) il clichè cartolina e la fabbrica, vista la presenza delle industrie che incombe sulla città.

Con quest’ultima mostra viene presentato il catalogo bilinguedell’intera rassegna nel quale, oltre agli interventi dei curatori e alla documentazione di artisti e opere, compaiono interviste sul tema allo scrittore Eraldo Baldini e all’architetto Piera Nobili.

Progetto Maria Rita Bentini, Serena Simoni, Claudio Spadoni
Cura scientifica Maria Rita Bentini, Serena Simoni

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